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Gli adolescenti in gruppo

Uno dei compiti o “sfide” più importanti degli adolescenti riguarda l’aprirsi alla socializzazione, combattendo la noia e la solitudine e costruendosi un'identità sociale. Fallire in questo compito può portare l’adolescente in seria difficoltà.

Uno dei compiti o “sfide” più importanti degli adolescenti riguarda l’aprirsi alla socializzazione, seguendo il bisogno di appartenere alle reti di relazioni con i coetanei. Inserirsi in un gruppo di pari età permette ai ragazzi di combattere la noia, sconfiggere la solitudine, dare valore alle caratteristiche della loro età, ottenere un’identità sociale. Inoltre, il gruppo è fondamentale in quanto rappresenta un luogo in cui condividere i misteri della crescita, ai quali da soli non si riesce a dare un senso. Fallire in questo compito può portare l’adolescente in seria difficoltà, in quanto potrebbe sentirsi isolato, non sostenuto o non visto dagli altri. 

Ogni gruppo di ragazzi costituisce una mente a sé: consente di partecipare a una movida lontana dallo sguardo adulto, uscire dall’idea di essere ancora piccoli, senza denaro e senza potere. Da qui, camminare accompagnati dalla musica alta, fumare o brindare al gruppo, marcare i muri del territorio cittadino con il nome della compagnia…
Spesso, con grande sorpresa da parte degli adulti, anche l'assunzione di cannabinoidi non è contro qualcuno, rappresenta più un rituale che sancisce l’unione del gruppo. La dipendenza dal gruppo permette ai ragazzi di essere più intraprendenti, di fare cose nuove e superare le proprie paure. Questo può essere un aiuto essenziale per il singolo, in quanto il gruppo è un grandissimo sostegno per separarsi dai genitori.
Essere presenti nella mente degli amici consente un utile scambio di punti di vista, di speranze e paure relative al futuro, di lasciarsi stupire dalle proprie similitudini e differenze. Il gruppo aiuta a definire i valori dell’identità di genere e a sostenere i conflitti con i genitori. All’interno del gruppo vengono trasmessi i valori della cultura generazionale, che stabiliscono cosa è giusto o sbagliato, il bello e il brutto, il lecito e l’illecito, ed essi rimangono impressi in ciascun membro diventando talvolta incancellabili. I ragazzi che attraversano l’adolescenza in modo solitario fanno molta più fatica a crearsi un proprio sistema di valori.

Risulta quindi estremamente utile che psicolog* e ragazz*, all’interno di un percorso di consultazione o di supporto psicologico, approfondiscano la relazione con il gruppo, senza darla mai per scontata.

Così come può esistere l’eccessiva dipendenza dal gruppo, anche l’insuccesso nell’unirsi ai gruppi richiede la massima attenzione. 
Un adolescente fragile vive lo sguardo degli altri con paura, si sente denudato e potenzialmente esposto a mortificazioni. In questo caso il gruppo non sarà più funzionale alla crescita, anzi, viene rappresentato come il peggior pericolo.
La fragilità di un adolescente può avere diverse origini: umiliazioni vissute nell’infanzia; scarsa autostima; sentimenti di inadeguatezza o sentirsi indegno perché non desiderabile. 
In questi casi si rende utile un percorso di sostegno incentrato sul dare nuovo senso alle esperienze con i compagni, coinvolgendo il ragazzo nell’espressione del proprio dolore e del contenuto profondo dei pensieri.

Studio 6 - Psicologi a Milano

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